Un importante cambiamento è stato registrato dalla Coldiretti/Ixè per quanto riguarda l’utilizzo degli alberi di Natale veri rispetto a quelli sintetici: la loro presenza sarà del 3% in più rispetto agli anni passati
Il Natale 2017 porta con sé un cambiamento importante: quest’anno ci saranno 3,8 milioni di alberi veri nelle case degli italiani, il 3% in più rispetto agli altri anni. Il dato è stato registrato da un’indagine portata avanti dalla Coldiretti/Ixè; tuttavia ancora la maggior parte della popolazione italiana è più propensa all’acquisto dell’albero sintetico. Per quanto riguarda le caratteristiche dell’albero vero, rispetto al passato, si registrano nuove tendenze: sarà più piccolo, non solo per una questione economica ma, secondo la Coldiretti, anche per una facilità legata al trasporto e al poco spazio nell’abitazione. Ad oggi, gli alberi maggiormente acquistati hanno infatti un’altezza inferiore al metro e mezzo e in alcuni casi non superano il metro; per il prezzo invece, gli italiani sono disposti a pagare, per un albero non sintetico, un costo leggermente maggiore rispetto agli anni passati: 35 euro in media: ciò deriverebbe dalla tendenza dei consumatori ad acquistare degli abeti di varietà particolari ma anche più costose rispetto al tradizionale abete rosso. I prezzi variano dai 10 ai 60 euro per gli abeti più piccoli che non superano il metro e mezzo a seconda della misura, della presenza delle radici ed eventualmente del vaso, mentre per le piante di taglia oltre i due metri il prezzo sale anche a 200 euro per varietà particolari.
I vivai, la grande distribuzione, i fiorai e i garden risultano essere i luoghi maggiormente scelti per la vendita ma, ottime occasioni si trovano anche in molti mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Dovrebbe essere sempre scelto un albero naturale italiano in quanto il nostro paese cerca di conciliare il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente, cosa che invece non avviene per le piante di bassa qualità importate dall’estero che raggiungono l’Italia dopo un lungo trasporto con mezzi inquinanti. La Coldiretti tiene a precisare che in Italia gli alberi naturali sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali che sarebbero destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare anche l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi. Per queste ragioni l’acquisto di un albero vero è così importante: si contribuisce al mantenimento della coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle, evitando i pericoli delle frane. La pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce invece il pericolo d’incendi.
In Italia le regioni maggiormente attive nella coltivazione dell’albero di Natale sono la Toscana, soprattutto nelle province di Arezzo e Pistoia, e il Veneto. Un altro dato riportato dalla Coldiretti fa riferimenti agli abeti utilizzati come ornamento natalizio: il 90% proviene da coltivazioni vivaistiche mentre il restante 10% dalla normale pratica forestale che prevede interventi colturali di “sfolli”, diradamenti o potature indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco.