4 Agosto 2014
Redazione
TERRITORIO
4 Agosto 2014
Redazione

Piogge record, territori in tilt

Il +73% di precipitazioni di luglio e il dramma di Refrontolo riaccendono l'emergenza idrogeologica: basta lacrime da coccodrillo

Afa e siccità non sono nel vocabolario di questo luglio 2014. Il meteo della prima parte dell’estate registra temperature e precipitazioni effettivamente record, accompagnate nelle ultime ore da tragici eventi di cronaca. Quattro morti e otto feriti, di cui due gravi, è il bilancio funesto del violento nubifragio che nel fine settimana ha colpito la zona di Refrontolo nel Trevigiano. Il torrente Lierza è straripato, trascinando con sé in un autentico vortice di fango persone, strutture, automobili, raccolte in gran numero per un affollata festa paesana.
Di fronte all’ennesimo episodio tragico legato al maltempo, riprende il rincorrersi della ricerca di capri espiatori e dello scorrere di lacrime di coccodrillo versate per tutto quello che si sarebbe potuto fare quando ancora ce ne sarebbe stato il tempo. Può c’entrare l’abbattimento dei boschi per fare spazio alle vigne del Prosecco, fiore all’occhiello di questi territori? Può dipendere, piuttosto, dall’abbandono e dall’incuria in cui versano troppi terreni boschivi, mentre sono proprio i vigneti e gli ettari coltivati in genere, come ricorda la Coldiretti, a svolgere una funzione drenante? Se si fossero ascoltate le molteplici denunce di smottamenti e movimenti franosi fatte da geologi, ambientalisti e abitanti si sarebbe evitata la tragedia?
Troppo difficile giudicare a caldo, sull’onda forte dell’emotività. Sarà la magistratura ad accertare le responsabilità, ma risulta fin d’ora evidente che non si può sottovalutare il pericolo che corrono quotidianamente i molti territori italiani esposti al rischio idrogeologico: inutile rimpiangere prevenzione e tutela quando ormai è troppo tardi.
In attesa che si faccia luce sulla storia, il Cnr-Isac di Bologna divulga i dati sulla piovosità di luglio, effettivamente eccezionale soprattutto nel Centronord della Penisola. La lunga sequenza di perturbazioni che ha colpito il nostro paese ha fatto il luglio 2014 segna un +73% rispetto alle precipitazioni medie di luglio sul periodo 1971-2000, il 27-esimo più piovoso dal 1800 ad oggi. Maggiormente colpita risulta l’Italia centro-settentrionale: dalla Toscana in su, infatti, le precipitazioni cadute a luglio 2014 sono risultate essere oltre il doppio del normale, localmente, tra alta Toscana, levante ligure ed Emilia occidentale, anche il triplo, risultando per questa zona il 13-esimo mese di luglio più piovoso dal 1800 ad oggi: era dal 1932 che non pioveva tanto. Oltre alle abbondanti precipitazioni, il mese appena concluso ha fatto registrare anche temperature piuttosto fresche, chiudendo con un’anomalia di circa mezzo grado sotto la media del periodo 1971-2000 (88 mesi di luglio sono risultati più caldi dal 1800 ad oggi). Per trovare anomalie più basse a luglio occorre andare indietro agli anni '90: i mesi di luglio del 1996 e del 1993 furono infatti più freddi di quello di quest’anno.

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