28 Maggio 2018
Dario Caputo
TERRITORIO
28 Maggio 2018
Dario Caputo

Qualità dell’aria, mobilità sostenibile e sicurezza stradale: così si vive in Europa

Grazie ad un report voluto da Greenpeace, 13 città europee sono state analizzate in materia di trasporto sostenibile e non solo. Roma fanalino di coda in fatto di mobilità sostenibile e sicurezza stradale. Copenaghen capofila

Qualità dell’aria, gestione della mobilità attiva, trasporti pubblici, mobilità sostenibile e sicurezza stradale: sono questi gli indicatori che il Wuppertal Institute, per conto di Greenpeace, ha preso in considerazione per stilare il rapporto “Vivere, Spostarsi, Respirare. Classifica delle città europee nel trasporto sostenibile” che, ha messo a confronto 13 città europee (Berlino, Londra, Vienna, Bruxelles, Mosca, Roma, Zurigo, Parigi, Amsterdam, Copenaghen, Oslo, Budapest e Madrid) su cinque parametri ai quali sono stati attribuiti un massimo di 20 punti per un totale potenzialmente raggiungibile di 100 punti. I risultati del documento, che ha preso in considerazione gli ultimi dati disponibili relativi al 2016 provenienti da fonti ufficiali, hanno evidenziato come alcune città si sono distinte per i  piani attuati  per azzerare la circolazione di auto private sul loro territorio, altre per superare costantemente i limiti normativi in materia di inquinamento atmosferico.

Per quanto riguarda la categoria del trasporto pubblico la medaglia d’oro è stata data a Zurigo mentre ultima in classifica è risultata Amsterdam; brutte notizie sono arrivate invece per Roma che si è aggiudicata l’ultimo posto in materia di sicurezza stradale. Durante il 2016 ad esempio nella città di Roma si sono registrati 25 incidenti mortali che hanno coinvolto ciclisti e 47 che hanno coinvolto pedoni; nello stesso periodo, ci sono stati 110 incidenti ogni diecimila spostamenti in bici e 133 incidenti ogni diecimila spostamenti a piedi. La categoria, che ha preso in considerazione il numero di morti di pedoni e ciclisti in un anno di riferimento e il numero di incidenti ogni milione di spostamenti pedonali o in bicicletta, ha visto primeggiare con un punteggio pari merito Copenaghen, Amsterdam e Oslo.

Le tre città hanno ottenuto ottimi risultati anche in altri settori: Oslo ad esempio risulta essere la città con la migliore qualità dell’aria, a differenza di Mosca che è risultata essere invece la peggiore. Copenaghen si posiziona al primo posto per quanto riguarda le politiche che incentivano la mobilità sostenibile, con 10.5 punti. Nella stessa categoria, che ha valutato il costo di un’ora di parcheggio, la presenza di low emission zones, di pedaggi per accedere ad alcune aree, la disponibilità di app per smartphone che consentano di prenotare, gestire o pagare il trasporto pubblico, la disponibilità di servizi di bike sharing o car sharing per chilometro quadrato e la percentuale di tempo aggiunto negli spostamenti dovuto al congestionamento del traffico, Roma totalizza solo 5 punti, arrivando così alla tredicesima posizione. A tal proposito Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace, ha dichiarato che “se Roma vuole incrementare la mobilità sostenibile, deve cominciare a proteggere pedoni e ciclisti dal traffico motorizzato, che nella Capitale risulta aggressivo e troppo spesso mortale”. Per la categoria mobilità attiva, è invece Amsterdam la città più in luce; Roma dodicesima seguita da Mosca che ha ottenuto il punteggio più basso.

Prendendo atto dei risultati, le città le cui performance non sono risultate positive, hanno annunciato cosa intendono fare per invertire la rotta: Londra ad esempio intende sviluppare politiche per la qualità dell’aria e la sicurezza stradale mentre Roma ha dichiarato di voler limitare severamente la circolazione dei diesel entro il 2024. Tutto ciò alla luce del report che mette in risalto come la maggior parte delle città europee analizzate abbia seri problemi di inquinamento atmosferico e la riduzione del parco circolante di veicoli con motore a combustione interna sembra essere una misura efficace per contrastarlo. Per Greenpeace, la mobilità sostenibile ha quindi un obiettivo chiaro: superare quanto prima la mobilità privata a motore, una mobilità basata sul combustibile fossile che danneggia il clima e peggiora drasticamente la vita nelle nostre città.

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