4 Settembre 2014
Gabriele Renzi
TERRITORIO
4 Settembre 2014
Gabriele Renzi

Un santuario sotto il mare

Secondo un sondaggio commissionato da Greenpeace lo chiedono i tre quarti della popolazione mondiale.

Continua la battaglia di Greenpeace per creare nel Mar Glaciale Artico intorno al Polo Nord, una zona protetta, un “santuario” per gli animali e altre forme di vita marina
Dopo la provocazione di luglio, quando piccoli omini hanno invaso le città mondiali per chiedere alla Lego di interrompere i rapporti commerciali con Shell, rea per l’Ong di aver avviato un programma di estrazione petrolifera nelle acque artiche, la campagna si aggiorna con un nuovo capitolo.

Oltre 30.000 over 18 in 6 continenti, 30 paesi e 22 lingue. Questo il campione dell’indagine che RIWI Corporation ha intervistato on line per conto di Greenpeace.
Il campione, rappresentativo della popolazione digitale dei paesi intercettati, è stato successivamente ponderato con i dati del censimento più recenti in ciascun paese per garantire risultati più affidabili.
I risultati parlano chiaro: il 74 per cento degli intervistati si dichiara d’accordo con la proposta di creare una zona protetta nel Mar Glaciale Artico intorno al Polo Nord, addirittura per il 71 per cento l’interno Oceano Artico dovrebbe essere esente da trivellazione petrolifera e di altri tipi di industria pesante.

È per salvare l’artico che, negli ultimi 30 anni ha perso più di tre quarti del volume dei ghiacci, che greenpeace ha lanciato la campagna Save the artic (www.savethearctic.org). Obiettivo (per ora) 6 milioni di firme per evitare che il ghiaccio possa svanire totalmente entro il 2020 come sostengono alcuni scienziati.

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