2 Dicembre 2014
Diego De Cicco
VIVERE GREEN
2 Dicembre 2014
Diego De Cicco

Action4Climate, un doc-film per cambiare clima!

Il concorso di Connect4Climate ha visto partecipare oltre 230 registi da tutto il mondo. I corti raccontano come le popolazioni vivono e reagiscono al cambiamento climatico. Presidente della giuria è stato l’italiano Bernardo Bertolucci.

Connect4Climate, l’associazione che si batte in tutto il mondo per focalizzare l’attenzione sui danni provocati dai cambiamenti climatici ha promosso e lanciato il concorso Action4Climate. Questo contest riservato a giovani filmakers sotto i 35 anni, ha visto la partecipazione di registi da tutto il mondo. Essi hanno presentato i loro cortometraggi sulle rispettive visioni in merito ai cambiamenti climatici.
Alla competizione hanno partecipato oltre 230 video, da più di 70 paesi, che con le loro storie hanno messo in risalto le serie conseguenze dei cambiamenti climatici nel mondo e di come le diverse comunità locali stiano affrontando il problema. Dall’Africa sub-sahariana al sud-est asiatico, dagli Stati Uniti alla Terra del Fuoco fino al cuore dell’Europa i doc-film del contest sono arrivati praticamente da tutto il pianeta, a dimostrazione di come il problema dei cambiamenti climatici sia sentito ormai come un problema mondiale anche dalle diverse popolazioni.
I video sono stati votati da una grande giuria presieduta dall’italiano Bernardo Bertolucci, con, tra gli altri, Wim Wenders, Marc Forest, Mika Kaurismaki, Rachel Kyte e Bob Rafelson. I giurati hanno dovuto selezionare i vincitori dividendoli per categorie di età. C’è stata così una classifica per i filmmakers tra i 14 e i 17 anni e quella per i registi tra i 18 e 35 anni, oltre ad altri premi speciali.
Per la classifica dei “junior” il video vincitore è stato “The Violin Player” degli argentini Francina Ramos e Benjamin Braceras. Questo doc-film, completamente animato, parla di un musicista che durante una sua esibizione a teatro, chiudendo gli occhi ha una visione di come tutto il mondo si stia letteralmente sciogliendo, fino a rimanere solo lui su un piccolo blocco di ghiaccio, per poi sprofondare nell’Oceano. Il secondo premio è andato allo svizzero Constantin Huet per il suo “Facing the flood”, che racconta come il sud della Groenlandia si stia dissolvendo. Al terzo posto si è piazzato “It’s easy if you try” del georgiano Zura Tegerashvili che, come dice il titolo, racconta quanto sarebbe facile cambiare il mondo, se solo si provasse.
Il vincitore della categoria 18-35 è stato il doc-film del portoghese Goncalo Tocha dal titolo “The trail of a tale”. Nel film una lettera dal futuro racconta di come il mondo sia cambiato per le azioni compiute oggi da noi. Al secondo posto si è piazzato il doc “Global Warning”, una produzione bulgaro filippina diretta dal bulgaro Dobrin Kashavelov e incentrata sulla storia del super tifone Yoanda – Haiyan abbattutosi nel 2013 sulle Filippine. Sul gradino più basso tra i “senior” si è piazzato “Snows of the Nile” girato tra USA e Uganda di Nathan Dappen, in cui si narra la storia delle nevi del Rwenzori Mountains, la cima che supera i 5000 metri nel cuore dell’Africa.
Il premio speciale della giuria è andato a “Balud” un film del filippino Panx Solajes, il premio della gente al brasiliano “Pachamana”, mentre i due premi speciali “Connect4Climate” sono andati al film “Tinau (My Mother)” di Victoria Burns e “The Change” dei vietnamiti Ha Uyen, Houg Tra, Quang Dung e Quang Phuc.
Tutti i video e le info sono sul sito www.action4climate.org.

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