7 Ottobre 2014
VIVERE GREEN
7 Ottobre 2014

Combattere gli sprechi ripartendo dai cittadini

Cittadinanzattiva presenta gli emendamenti allo “Sblocca Italia”: perché diventino legge serve la mobilitazione di tutti

Ripartire dai cittadini contro gli sprechi di beni e risorse. Questo il senso degli emendamenti presentati da Cittadinanzattiva allo “Sblocca Italia”: “L’obiettivo – spiega infatti Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva - è ampliare il ruolo dei cittadini rispetto alla cura e tutela dei beni comuni, come previsto dall’ultimo comma dell’articolo 118 della Costituzione”.

In particolare gli emendamenti proposti riguardano gli articoli 24 e 26 del decreto. Nel primo caso l’articolo si riferisce alle “misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idro-geologico e per la ripresa delle attività produttive”. In quest’ambito si vuole far sì che l’iniziativa civica possa essere ulteriormente favorita a livello comunale. E fare in modo che l’attività dei cittadini non sia circoscritta - come attualmente prevede il decreto – aqlle sole aree riguardanti “la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade”, ma venga estesa anche al recupero e al riuso di beni immobili e aree inutilizzati. Naturalmente sempre con finalità di interesse generale, come la cura e la salvaguardia dei beni comuni e la tutela dei diritti dei cittadini, specialmente quelli più deboli.

Analogamente, per quanto riguarda l’articolo 26, relativo alle “misure urgenti per la valorizzazione degli immobili demaniali inutilizzati”, Cittadinanzattiva chiede di prevedere per l’amministrazione comunale la possibilità di recepire progetti di interesse generale provenienti direttamente dai cittadini e di promuovere percorsi di progettazione partecipata che consentano di destinare l’immobile inutilizzato alla funzione più confacente ai bisogni reali della popolazione e alla salvaguardia dei beni comuni. Sempre con il fine di favorire l’iniziativa civica.

“È molto importante ribadire il ruolo centrale della cittadinanza e dell’iniziativa civica – commenta il presidente di Earth Day Italia Pierluigi Sassi -, dal momento che sono i cittadini a rappresentare la più concreta speranza di cambiamento. Con la loro capacità di fare cultura, con le loro scelte di acquisto, di voto e di consumo, con i loro stili di vita, tutti i cittadini possono operare una potente rivoluzione culturale”.

Il primo passo, con la firma agli emendamenti, è stato fatto. Ora, però, la sfida è che diventino Legge dello Stato e perché questo avvenga serve la mobilitazione di tutti. Per farsi sentire basta pochissimo, per esempio chi vuole può farlo via twitter, con l’hashtag #ripartiamodaicittadini.

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