26 Gennaio 2014
VIVERE GREEN
26 Gennaio 2014

Delfini: un ristorante del litorale laziale li metteva nel piatto

La Capitaneria di Porto di Civitavecchia ha sequestrato carne esiccata del mammifero pronta per essere servita a tavola: per estirpare le violazioni serve tolleranza zero

Carne di delfino per alcuni clienti selezionati. Proprio così. E accadeva vicinissimo a noi, in un “noto ristorante del litorale laziale”. Speriamo che il verbo al tempo passato sia corretto ora, dopo l’intervento della Capitaneria di Porto di Civitavecchia.

Gli agenti, intervenuti grazie alle denunce della Lega antivivisezione e di Marevivo, hanno sequestrato alcune confezioni sottovuoto di carne di delfino essiccata, che era già pronta per essere servita a tavola, nonostante la cattura del mammifero sia tassetivamente vietata.

“'Tolleranza zero su quanti lucrano sulla pelle di questi mammiferi marini, rigorosamente protetti dalle normative europee”: è questo quanto con buona ragione chiedono le associazioni ambientaliste al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. E auspicano anche un Piano per tutta la filiera, “soprattutto in quelle Regioni le cui tradizioni culinarie annoveravano il delfino tra le prelibatezze locali”. Le regole stabiliscono infatti per i delfini “un regime di rigorosa tutela”, e in particolare è vietata “qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata nell'ambiente naturale”. Norme che non possono essere percepite come particolarmente urgenti da attuare concretamente mentre il Giappone persevera nella mattanza di questi mammiferi, in barba ai trattati e alle convenzioni internazionali che li tutelano.

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