28 Febbraio 2019
Giorgia Martino
VIVERE GREEN
28 Febbraio 2019
Giorgia Martino

Finanziaria 2019 e sviluppo sostenibile: dal reddito di cittadinanza alla salute, lo sforzo per le fasce già deboli del paese

Gli esperti ASviS leggono la manovra finanziaria alla luce degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. S valutare appllicabilità della misura simbolo del Movimento 5 Stelle, ma povertà non è solo assenza di reddito. Molto da fare sulla violenza di genere

Presentato alla Camera dei Deputati, “La Legge di Bilancio 2019 e lo sviluppo sostenibile - Esame dei provvedimenti e situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030”, rapporto curato dagli esperti dell'ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - che hanno esaminato la recebte legge di bilancio con la lente dell'Agenda 2030.

Se si analizza la parte collegata alla prima parte dell'Agenda, quella che più si occupa dei diritti fondamentali delle persone, il nostro Paese appare in lieve miglioramento rispetto agli anni precedenti, a parte un calo di qualità dell’alimentazione degli italiani. E nei prossimi anni?
 

Misure di contrasto alla povertà, ma nessuna svolta decisiva

La Legge di Bilancio ha istituito due Fondi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e si tratta di misure che risultano molto interessanti, sia da un punto di vista pratico che per l’attenzione che pongono sul problema, soprattutto considerando che in Italia risultano aumentati i tassi di povertà assoluta e di povertà relativa individuale.

Il primo è il Fondo per il Reddito di Cittadinanza, che vede introdurre nel nostro ordinamento il reddito e la pensione di cittadinanza con una dotazione di 7,1 miliardi di euro per il 2019, 8 miliardi per il 2020 e 8,3 per il 2021. Il secondo è il Fondo per la Revisione del Sistema Pensionistico, che introduce nuove forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione dei giovani.

Sicuramente entrambe le misure hanno portato l’attenzione sull’importanza di nuove politiche volte alla lotta contro la povertà. Tuttavia vi sono non poche perplessità: innanzitutto il Reddito di cittadinanza è una misura economica ‘coadiuvante’ che riduce la povertà, ma non va certo ad eliminarla. Ancora, non tiene conto di determinate categorie di ‘poveri’, che sono i parzialmente impiegati e coloro che comunque rischiano di non vivere in condizioni dignitose per alloggi, possibilità lavorative e accesso a cure mediche.

Produzione alimentare sostenuta dalla tecnologia, ma nessuna menzione all'economia circolare

Oltre al Fondo del Reddito di Cittadinanza prima menzionato – che si collega direttamente anche alla questione della ‘povertà alimentare’ – sono state prese delle misure per far sì che i più indigenti vengano aiutati a sostenersi da un punto di vista alimentare: è stato infatti rafforzato con 1 milione di euro per 3 anni (2019, 2020 e 2021) il Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti, e in più sono previste agevolazioni per le attività commerciali e industriali che producono beni alimentari e che cedono, direttamente o indirettamente, tali beni agli individui meno abbienti. Il problema, per il rapporto ASviS, è che, per quanto vi siano sovvenzioni più alte, mancano azioni pratiche e disposizioni specifiche che mettano in atto tale sostegno alimentare.

Un altro aspetto che viene ben focalizzato dalla Legge di Bilancio è quello del miglioramento delle tecnologie nell’ambito del settore di produzione alimentare: ad esempio, viene prorogato il credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie; si istituisce un Fondo per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale; si prevedono maggiori stanziamenti per l’attuazione del Piano straordinario per la Promozione del Made in Italy e si stabilisce l’assegnazione di almeno la metà dei terreni agricoli considerati abbandonati alle famiglie con minimo 3 figli, di cui uno nato tra il 2019 e il 2021.
Per quanto vengano sostenute le innovazioni tecnologiche nel settore produttivo, tuttavia, manca qualsiasi accenno all’economia circolare: in questo modo viene premiata l’innovazione tecnologica, senza porre un vincolo di ecosostenibilità per la stessa.

Nonostante ciò, sono comunque da evidenziare l’istituzione del Fondo per le foreste italiane e del Fondo nazionale per la montagna: essi servono per salvaguardare l’ambiente forestale e montano con tutte le attività agro-silvo-pastorali connesse.

Il problema, anche in questo caso, è che manca una strategia di attuazione pratica dei ‘buoni propositi’.

Salute: tra innovazione nelle strutture sanitarie e welfare divisivo

La Legge di Bilancio 2019 interrompe una tendenza alla diminuzione delle risorse destinate al Servizio sanitario nazionale (SSN) e stanzia 114,4 miliardi di euro per il 2019, circa 1 miliardo in più rispetto al 2018.

Inoltre, il “Patto per la salute 2019-2021” prevede con 3,5 miliardi dedicati ad un’Intesa in Conferenza Stato-Regioni per il miglioramento della qualità delle cure, l’efficientamento dei costi, la riduzione delle liste d’attesa e l’ammodernamento tecnologico di strutture e apparecchiature.

A proposito dell’innovazione tecnologica all’interno delle strutture sanitarie, si prevede la spesa di 150 milioni di euro per il 2019 e di 100 milioni per 2020 e 2021 per ammodernare le infrastrutture tecnologiche e per implementare i sistemi di prenotazione elettronica. Per quanto si tratti di interventi utili, non sono del tutto funzionali, considerando che aumenta la popolazione anziana che invece avrà bisogno di assistenza domestica a causa delle malattie croniche: per l’assistenza non c’è alcuno stanziamento.

Inoltre, non sono state stanziate risorse per rinnovare i contratti di lavoro (i cui costi sono a carico delle Regioni) e per effettuare nuove assunzioni: questo non è positivo, considerando che la carenza di personale medico e infermieristico aumenta le liste d’attesa e diminuisce la qualità del lavoro degli stessi. Per fortuna, un provvedimento favorevole al riguardo è quello che aumenta il numero dei contratti di specializzazione in previsione del fabbisogno di personale medico del SSN.

Un’altra critica viene fatta dal rapporto ASviS alla scarsa attenzione data ai disabili: per quanto sia stato incrementato il Fondo per le non autosufficienti di 100 milioni di euro per il 2019, 2020 e 2021, le associazioni di rappresentanza di disabilità evidenziano che le disabilità stesse non vengono prese in considerazione nella Pensione di cittadinanza, che spetterà solo agli over 65 che vivono soli o con un coetaneo. Inoltre, nel computo del Reddito di cittadinanza, quale limite di accesso viene considerata anche la presenza di pensioni di invalidità.

Altro neo della Legge di Bilancio: un welfare divisivo, ossia che tiene conto della provenienza geografica. Basti pensare, ad esempio, che vengono esclusi gli extracomunitari tra i destinatari della Carta Famiglia, che non costa nulla alle finanze pubbliche ma che permette di accedere agli sconti riconosciuti alle famiglie numerose.

Rafforzato il finanziamento degli istituti scolastici

Sull'educazione i provvedimenti risultano essere particolarmente interessanti. Innanzitutto viene rafforzato con 10 milioni di euro annui il Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e istruzione da 0 a 6 anni: si tratta di un’iniziativa importante, data la cronica carenza nazionale di istituti educativi in questa fascia d’età.

Ancora, vengono attuati i percorsi degli Istituti Tecnici Superiori per facilitare l’introduzione occupazionale dei giovani, e viene incrementato di 40 milioni di euro per il 2019 il Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università: si tratta di una misura importante, considerato il processo di depauperamento dell’Università Italiana. Inoltre, il FFO viene incrementato di 20 milioni per l’anno 2019 e di 58,6 annui a decorrere dall’anno 2020, per l’assunzione di ricercatori con contratti triennali non rinnovabili.

Viene poi previsto l’incremento del tempo pieno nella scuola primaria: questo potrebbe dar vita alla crescita di posti di lavoro nel settore scolastico, pari a 2000 nuove assunzioni.

Il bilancio complessivo delle dotazioni riferibili al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) dovrebbe passare dai 57 miliardi del 2018 ai 59 miliardi del 2019, per poi scendere nel biennio successivo fino a 55 miliardi. Tali oscillazioni riguardano principalmente le spese per le retribuzioni del personale scolastico.

Aumentano le donne in politica e amministrazione, ma c'è ancora molto da fare contro la violenza di genere

L’aumento delle donne in posizioni decisionali politiche e amministrative fa sì che l’Italia registri un miglioramento per il raggiungimento di questo goal. Ma quanto la Legge di Bilancio nuova favorisce questa situazione?

In questo caso, la Legge di Bilancio si è concentrata soprattutto su provvedimenti che possano facilitare la gestione famiglia-lavoro delle donne. Ad esempio, il congedo obbligatorio di paternità per i padri lavoratori dipendenti sale a 5 giorni, così come viene elevato da 1000 a 1500 euro su base annua (2019-2021) il buono per l’iscrizione dei bambini ad asili nido pubblici o privati. Il problema è che, a fronte di nuove opzioni, non sono prorogati vecchie misure, come i voucher babysitting.

Ancora, sono stati stanziati 104 milioni di euro per l’anno 2019 per il Fondo per le politiche della famiglia, utilizzato per finanziare interventi per la prevenzione di ogni abuso sessuale nei confronti di minori e per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, nonché progetti volti ad assicurare percorsi di sostegno ai minori orfani per crimini domestici.

C’è ancora però molto da fare per migliorare l’inclusione delle donne vittime di violenza all’interno di strutture lavorative, andando a facilitare le imprese che decidono di assumerle.

Per l’ASviS “risulta fondamentale la riattivazione del Fondo per vittime collaterali di femminicidio. L’autonomia economica è parte sostanziale del superamento del trauma, pertanto sono fondamentali le agevolazioni per le imprese che favoriscono l’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza”.

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