28 Febbraio 2018
Fabrizio Cavallina
VIVERE GREEN
28 Febbraio 2018
Fabrizio Cavallina

L'Agenda Ambientalista in vista delle elezioni: dalle associazioni 50 proposte sostenibili

Tra le altre, l'uscita dal carbone entro il 2025, il divieto assoluto di prodotti OGM, una nuova Strategia Nazionale per la Biodiversità; ecco gli interventi necessari secondo 23 associazioni di protezione ambientale 

L’attenzione per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile come opportunità per trainare definitivamente l’Italia fuori dalla crisi. Sono questi i temi portanti dell’Agenda Ambientalista 2018 per la riconversione ecologica del Paese, presentata da 23 associazioni di protezione ambientale a ridosso delle elezioni nazionali del 4 marzo: 50 proposte che in questi giorni sono state sottoposte a partiti e movimenti politici, tra provvedimenti per il clima, incentivi per trasporti/infrastrutture green e tutela della biodiversità. Temi sentiti e vicini alla maggior parte della popolazione italiana – secondo l’Annuario 2017 dell’Istat, il 51,9% dei cittadini è preoccupato per i cambiamenti climatici – e al mondo delle imprese, con 355 mila attività nostrane che hanno investito in prodotti e tecnologie sostenibili nel periodo 2011-2016, o hanno previsto di farlo entro il 2017.

Obiettivo dell’Agenda Ambientalista – firmata, tra le altre, da Legambiente, WWF, Greenpeace Italia, Marevivo e LIPU – proprio quello di costruire le fondamenta per un dialogo con il futuro presidente del Consiglio, come già avvenuto nel 2013 quando le associazioni firmarono un proprio documento di proposte. Si parla, ad esempio, di ridurre i consumi non necessari a partire dall’eliminazione di materiali “usa e getta”, come carta e plastica, oppure lavorare su nuovi processi produttivi, che applichino i principi dell’economia circolare per contenere scarti, rifiuti e inquinamento. Tra gli interventi ritenuti necessari dall’Agenda 2018 un Piano Nazionale Clima e Energia, che proietti l’Italia verso una transizione energetica 100% rinnovabile nel 2050 e l’uscita dall’utilizzo di carbone entro il 2025 (provvedimento da approvare entro i primi 100 giorni di Governo, secondo le associazioni); una nuova Strategia Nazionale per la Biodiversità per conservare il nostro patrimonio ambientale (l’Italia ha il primato in Europa per la varietà di specie e habitat), che implichi anche Piano Nazionale di Conservazione del Lupo; una “piena attuazione” della Strategia Marina per l’Ambiente Marino, derivante dalla Direttiva europea del 2008, per rispondere agli obblighi e alle strategie comunitarie per una migliore tutela del mare.

Molte le proposte dell’Agenda per riconvertire le città, come rettificare una legge “efficace” contro il consumo del suolo e la rigenerazione urbana – che semplifichi l’iter di abbattimento delle costruzioni abusive – oppure il varo del Piano nazionale della mobilità, con la diffusione della mobilità elettrica e l’intervento organico nelle aree urbane per integrare al meglio la mobilità “dolce”. Necessaria, a detta delle associazioni firmatarie del documento, dunque, anche una “revisione radicale” della Politica Agricola Comune, basata sui principi dell’agroecologia e del benessere animale, e il divieto dell’utilizzo di prodotti OGM.

Tra gli interventi menzionati dall’Agenda Ambientalista 2018 una riforma che garantisca al Ministero dell’Ambiente una maggiore capacità di manovra, portando il suo bilancio dagli attuali 880 milioni “ad almeno” 1200 milioni di euro l’anno. Inoltre figura la proposta di completare il percorso avviato con l’introduzione degli ecoreati nel Codice Penale attraverso l’inserto di nuovi delitti ambientali, per dare attuazione ai principi e valori costituzionali che riconoscono e garantiscono la tutela dell’ambiente. L’ultimo dei 18 filoni tematici che collegano le 50 proposte riguarda l’informazione e formazione ambientale: l’idea è quella di introdurre l’educazione per l’ambiente e per la sostenibilità (EAS) nella didattica scolastica. In questa settimana le associazioni hanno incontrato Forza Italia, Lega – Salvini Premier, FdI e i Verdi per conto della lista Insieme, mentre nei giorni scorsi l’Agenda è stata sottoposta a M5S, PD, LEU e +Europa.

*Accademia Kronos, AIIG, Associazione Ambiente e Lavoro, CTS, ENPA, Fare Verde, Federazione Pro Natura, Federazione Italiana Amici della Bicicletta – FIAB, Forum Ambientalista, Greenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridica Onlus, Gruppi di Ricerca Ecologica, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Mountain Wilderness, Rangers d’Italia, SIGEA, Slow Food Italia, TCI, VAS, WWF

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