14 Marzo 2014
Cecilia Moretti
VIVERE GREEN
14 Marzo 2014
Cecilia Moretti

Se il benessere è una sfida di armonia (anche con l’ambiente)

Un operatore del riequilibrio energetico e istruttore di Qi Gong ci accompagna in un piccolo viaggio nella medicina cinese tradizionale e nei suoi precetti di rispetto verso le risorse che ci circondano

«La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non solo l’assenza di malattie e infermità; il raggiungimento dello stato di salute ottimale è un diritto umano fondamentale». L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce così il concetto generale di salute, contribuendo a fissare l’orizzonte che sempre più si va delineando. Sempre più si sta radicando il concetto per cui per raggiungere il vero benessere occorre assumere comportamenti e stili di vita sempre più consapevoli e responsabili, rispettosi di sé e dell’ambiente che ci circonda, a 360 gradi: dall’alimentazione al modo di sfruttare energie e risorse ambientali fino a quello di curarsi. È molto interessante l’approccio in questo senso della medicina cinese, che anche in Italia e in Occidente in genere trova sempre più pazienti, che ne utilizzano le cure come complementari a quelle della medicina tradizionale. Ne parliamo con Benedetto Neroni, operatore a Roma del riequilibrio energetico, di auricoloterapia, dietetica e dietoterapia e istruttore di Gi Gong (info@medicina-cinese.it).
Per la medicina tradizionale cinese il rapporto armonioso tra l’uomo e l’ambiente riveste un ruolo particolarmente importante?
Assolutamente sì. La Medicina Tradizionale Cinese è una medicina olistica, si occupa cioè di considerare il paziente come l'espressione delle sue energie fisiche e psichiche, analizzandone tanto i fattori fisiologici, quanto quelli emozionali, con lo scopo di armonizzarli all’ambiente. Possiamo quindi dire che sfrutta le energie intrinseche dell'uomo per prevenirne le patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a punto di tutta l'attività fisiologica e psichica del paziente, in modo tale che essa sia quanto più possibile sinergica ed armonica con l’Universo. Questo comporta indiscutibili vantaggi anche per l’ambiente.
In che modo? Ci può spiegare più nel dettaglio?
Semplificando al massimo, possiamo dire che secondo la medicina cinese sia il microcosmo (il sistema mente/corpo dell’uomo), sia il macrocosmo (il mondo), sono permeati da energie, la medicina cinese si occupa tanto di prevenire, quanto di curare gli squilibri energetici della mente e del corpo e lo fa attraverso numerose metodiche, dalle caratteristiche differenti, le quali hanno un comun denominatore: se seguite o applicate in modo corretto e con costanza, apportano notevoli miglioramenti non solo alla salute della persona, ma anche a quella dell’ambiente. Questo anzitutto per una ragione semplicissima: una salute migliore significa assenza di malattia (fisica e psichica), assenza di malattia significa riduzione del consumo di farmaci e quest’ultima comporta, a sua volta, un minor sfruttamento delle risorse (di origine animale, vegetale o minerale), necessarie per produrli.
Come si ottiene questo riequilibrio energetico?
Attraverso tre principali metodi: la dietetica, il Qi Gong e agopuntura, auricoloterapia e digitopressione.
Ce li spiega brevemente? Partiamo dalla dietetica…
La dietetica previene e cura l’insorgenza di squilibri e disarmonie energetiche e lo fa  rispetta i principi di “cronobiologia” e di “costituzione energetica”: prevede, cioè, che l’alimentazione debba essere adeguata e armonizzata all’ambiente in cui si vive e che debba rispettare le caratteristiche individuali fisiche e psichiche di ognuno. Alimentarsi nel rispetto di tali principi significa ridurre drasticamente il consumo alimentare e quello delle risorse del pianeta. Se queste generiche e semplicistiche indicazioni – in realtà la dietetica cinese è molto più complessa ed articolata - fossero seguite da tutti, il consumo delle risorse alimentari del pianeta verrebbe ridotto drasticamente ed in particolare nel mondo occidentale, vi sarebbe un notevole abbattimento del consumo di carni e proteine animali, con conseguente riduzione degli allevamenti intensivi che tanto danneggiano l’ambiente (nonché l’organismo di chi ne consuma i prodotti).
Per quanto riguarda il Qi Gong?
Gli esercizi di Qi Gong – ginnastica energetica di tradizione taoista per la prevenzione e la cura delle malattie, nonché per la longevità e l’elevazione spirituale - combinano armoniosamente meditazione, consapevolezza, movimento e respirazione: l’insieme di queste azioni produce effetti sui processi psiconeuroendocrini e immunologici, con significative modificazioni oggettive nell’organismo umano. Vi è una vasta letteratura medico-scientifica, soprattutto in Cina ed in America (Usa e Canada), la quale dimostra in modo incontrovertibile che il Qi Gong produce effetti benefici (per non dire miracolosi) in termini di cuore e circolazione sanguigna, digestione e metabolismo, cervello, salute mentale, sistema respiratorio, sistema immunitario, apparato muscolo-scheletrico e longevità. La pratica regolare del Qi Gong ha dimostrato di rendere più efficaci le terapie convenzionali, permettendo una drastica riduzione dei farmaci impiegati nel trattamento di ipertensione (ictus), asma, malattie cardiovascolari, stress e problemi dell’invecchiamento. Efficace si è dimostrato, altresì, l’utilizzo del Qi Gong nel campo della disintossicazione da droghe e più in generale, nel trattamento delle dipendenze. È stata, altresì, dimostrata la capacità del Qi Gong di ridurre la crescita del tessuto neoplastico e di ridurre gli effetti collaterali di chemio e radioterapia nei pazienti operati di cancro e di migliorarne, quindi, la qualità di vita. Questi dati incoraggianti, in Cina e negli Usa, hanno indotto gli ospedali ad associare al trattamento del tumore le tecniche di Qi Gong.
E agopuntura, auricoloterapia e digitopressione?
Tutte e tre le tecniche consistono nella stimolazione di punti situati sul corpo o sull’orecchio esterno per ottenere una risposta terapeutica energetica su un organo o su una funzione organica a esso corrispondente. Sia l’agopuntura che l’auricoloterapia sono state accettate, più di vent’anni fa, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che le ha espressamente ed esplicitamente indicate per la cura di moltissime patologie (dalla semplice cefalea all’ulcera, dalla lombalgia alla cura dell’infertilità, dalle dermatiti ai problemi linfatici ecc.) anche gravi, in sostituzione delle terapie tradizionali o in combinazione con esse. Anche con la digitopressione ed il massaggio si ottengono gli stessi risultati. L’effetto che ne deriva, oltre al miglioramento della salute del paziente, è una notevole riduzione nel consumo di farmaci e nell’utilizzo di macchinari terapeutici con un notevole risparmio economico e di consumi energetici: anche qui un chiaro ed indiscusso beneficio per l’ambiente.
Non è una contraddizione evidente lo stato ambientale cinese - con i livelli di inquinamento più alti al mondo - giustapposto a questa filosofia medica e di vita che punta moltissimo sulla natura e intende il benessere psico-fisico come profondamente connesso a quello ambientale?
È una contraddizione evidente agli occhi di noi occidentali, non per la realtà sociale e politica della Cina. I principi terapeutici di stampo olistico, l'alimentazione naturale (ossia adeguata alle proprie caratteristiche psicofisiche), il Qi Gong e l'armonia uomo/ambiente si basano sull'antica filosofia taoista la quale, a partire dal 136 a.C. - anno in cui il confucianesimo divenne ideologia di Stato e lo è tuttora - è stata dapprima relegata in secondo piano, quindi seguita e praticata di nascosto ed infine, sotto la dittatura di Mao Tse Dong e successori, addirittura espressamente proibita. Fra il 1970 ed il 1990 fu messa al bando la pratica del Qi Gong: le Scuole vennero chiuse e molti Maestri torturati o addirittura uccisi (quelli che scamparano, emigrarono in Occidente, soprattutto negli Stati Uniti).Questo perché il Qi Gong rende le persone estremamente fluide, autonome, indipendenti - libere -, aspetto non compatibile con un regime come quello comunista cinese.
Quindi oggi la Cina si è molto allontanata dalla sua medicina tradizionale?
Nella Cina attuale vi è sempre più una forte dissociazione fra grandi città, inquinatissime, dove le persone si curano come in Occidente, ossia con la medicina allopatica, e numerosissime realtà rurali nelle quali si vive in armonia con la natura, si praticando Qi Gong e Arti Marziali Interne e ci si cura con la medicina cinese tradizionale. Oggi assistiamo al paradosso per cui la Medicina Cinese è molto più diffusa nel mondo anglosassone (USA, Canada, Regno Unito)  - paesi nei quali ormai sono estremamente diffusi reparti di agopuntura e Qi Gong negli ospedali – e, in misura minore, in Francia ed in Svizzera piuttosto che in Cina. Lo stesso dicasi per la pratica del Qi Gong (medico, terapeutico, meditativo) e delle Arti Marziali Interne: i migliori Maestri vivono ed insegnano negli Stati Uniti, dove emigrarono sul finire del secolo scorso per sfuggire alle persecuzioni cui vennero esposti. Alcuni di loro hanno poi iniziato a viaggiare anche in Italia, dove hanno fondato delle Scuole, nelle quali vengono a insegnare 3/4 volte l'anno, consentendo a tanti allievi come me di imparare e migliorarsi costantemente sia nella medicina cinese che nella pratica del Qi Gong.

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